Congelamento Ovocitario
Anche gli ovociti vengono crioconservati con la tecnica della vitrificazione.
Gli ovociti sono più delicati degli embrioni e delle blastocisti e la loro sopravvivenza dopo scongelamento è circa del 85%.
I bambini nati fino ad ora a seguito del congelamento ovocitario non presentano comunque una maggiore incidenza di patologie genetiche o fenotipiche rispetto alla popolazione generale.
La legge italiana attualmente in vigore prevede che sia il medico a stabilire il numero adeguato di ovociti da inseminare per la paziente, in base alla sua anamnesi e al suo quadro clinico, al fine di ottenere un numero congruo di embrioni per ottenere una gravidanza, ma senza produrre un numero eccessivo di embrioni da crioconservare.
Tutti gli ovociti maturi e di buona qualità che non dovessero essere utilizzati per l’inseminazione possono essere posti in crioconservazione per poter essere utilizzati in un successivo ciclo di trattamento.
Il vantaggio del congelamento ovocitario è quello di evitare la creazione embrioni sovrannumerari (che costituiscono ovviamente un problema etico, morale e giuridico).
Inoltre, è anche possibile effettuare dei cicli di stimolazione e prelievo ovocitario seguiti direttamente dal congelamento degli ovociti.
Questi cicli, chiamati cicli di accumulo ovocitario, possono essere molto utili per quelle pazienti che producono uno o pochi follicoli alla volta, con lo scopo di mettere da parte un più alto numero di ovociti che verranno poi scongelati tutti insieme in un unico ciclo di trattamento al fine di ottimizzare le possibilità di successo di un singolo trasferimento.
È stato, infatti, recentemente dimostrato dal nostro Centro che il trasferimento combinato di un singolo embrione ottenuto da ciclo fresco con uno o più embrioni ottenuti da ovociti scongelati porta a percentuali di gravidanza più alte di quelle che si possono ottenere con transfer di singoli embrioni ottenuti da cicli freschi.*
I cicli di accumulo ovocitario sono, inoltre, di fondamentale importanza per preservare la fertilità in tutte le pazienti che non vogliono avere figli in un futuro immediato, ma che possono crioconservare una parte dei loro ovociti in età ancora fertile.
*(Greco E, Litwicka K, Ferrero S, Sapienza F, Minasi MG, Iacobelli M, Zavaglia D, Nagy ZP Co-transfer of embryos derived from cryopreserved and fresh natural cycle oocytes: a pilot study. Reprod Biomed Online. 2008. 17(4):530-6)